Stella Maris
Dal caldo accecante
riverbero
la fresca brezza
lascia fiorire
sul mare di Novembre
il nuovo canto di Natale
Piuttosto toccante
doverosamente
commovente
per ora si compiace
di scivolare dagli occhi
saporosa rugiada
di quei fiori di mare
che non muoiono mai
prevedibili lacrime
nobile tributo
alla nostra
personale tradegia
chi ha ucciso la nostra innocenza
piccoli bimbi dagli occhi di cerbiatto?
La vendetta
non ci farà eroi
una buona azione
non ne compensa una
cattiva
Quale logica
può spiegare
la Scienza dell’Amore?
Quale arte
dipingere
l’essenza del suo colore
il tono
del suo sacrificio?
In questo misero racconto
gli eroi salvifici
a volte
sono criminali
i vampiri
romantici amanti…
i buoni
a volte
troppo accecati dalla
positivistica luce
per accorgersi di chi
soffre
non sò come ma
al fondo della narrazione
trovo sempre
una musica…
riporta a un dolore che
trascende
L’Amore vola
sopra
le nostre teste
piumate
assorbe
più a fondo
delle nostre lettere
adagiate
sabbia di
rime baciate
ma
mi devo accontentare
di quest’arte popolare
liriche toccanti
trucchi di scena
cuori palpitanti…
musica eccessiva
come questo spazio d’Amore
la mia “poesia”
non pretende
esser filosoficamente corretta
non devo corromper polizia
l’ancestrale miopia
non cerco applausi o sdegno
like it or
not…
non mi serve condivisione
se non comunione
per tuffarmi in questo
mare oscuro
un pubblico
non aiuta
Domani
sarà un’altra volta…
il mare del mio
ritorno
Stella Maris a guidarmi
Tempo sprecato
per rinnegare
il peccato…
Quale logica può
cantare
la
Scientia Amoris?